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Poeti dell'avvenire [1890]

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Poeti dell'Avvenire

Poeti dell'avvenire! Oratori, cantori, musici dell'avvenire! Non ora è il tempo da giustificar me e da rispondere per quello che sono; Ma levatevi voi, o nidiata nuova, originale, atletica, continentale,  
 più grande delle finora conosciute.
Sorgete voi! Voi dovete giustificar me. Io, proprio io, non scrivo che una o due parole additatrici del futuro, Io non progredisco che un attimo solo, per rovinare, poi, roteando indietro,  
 entro la tenebra,
Io sono un uomo che vo girandolando, senza mai fermarmi pienamente e volgo  
 su voi uno sguardo, così a caso: poi rivolgo subito la faccia,
Lasciando a voi il compito di provarlo e definirlo, Aspettando da voi il significato delle cose.
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